La città di Santa Teresa
Introduzione:
Le mura della città |
Avila, sorge a 1131 metri s.l.m. su uno sperone roccioso nei
pressi del fiume Adaja ed è il capoluogo più alto della Spagna, situato nella
regione di Castiglia e Leòn.
Il centro città è circondato da possenti mura dell’XI secolo,
le meglio conservate d’Europa, e, proprio per questo motivo, nel 1985, Avila è
stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il colle su cui sorge l’insediamento è talmente scosceso su
3 lati da risultare inespugnabile e sul lato a est, meno scosceso, venne
costruito l’accesso principale della città.
La Cattedrale vista dalle mura |
Il secolo XVI rappresenta il periodo di maggiore prosperità
politica, culturale e religiosa della sua storia. È in quel tempo che ad Avila
nacquero e agirono Santa Teresa d'Avila, il suo contemporaneo Giovanni della Croce.
Dopo l’unificazione della Spagna, Avila è stata tagliata
fuori per secoli dagli avvenimenti storici più importanti che hanno riguardato
il resto del paese e le sue mura, mai espugnate, sono rimaste inalterate, come
austere vestigia di un glorioso passato.
Plaza Santa de Santa Teresa e Porta dell'Alcazar |
Perché andare:
Avila è una città ideale per gli amanti dei luoghi
ricercati: ricchi di storia, arte e spiritualità.
Questa città è un luogo di pace, che conserva il suo aspetto
medievale originario pressoché inalterato e catturerà soprattutto l’attenzione
degli appassionati di fotografie, nonché di chi ama il relax e la vita all’aria
aperta.
Non essendo lontana da Madrid (100 km a nord ovest) la città
è ben collegata con tutti i mezzi. Vi passa il treno che da Madrid porta a Valladolid ma
anche i pullman sono numerosi nelle diverse ore della giornata e ci impiegano
circa 90 minuti.
Porta del Carmen |
Mansion del los Velada |
E’ insomma una meta perfetta per chi volesse fare una gita
in giornata partendo da Madrid e sicuramente non deluderà i viaggiatori più affiatati.
La facciata della Cattedrale |
Luoghi e monumenti di interesse:
Le mura medievali
La porta di San Vicente o Porta dell’Alcazar
La Cattedrale
Il Convento di Santa Teresa
La Basilica di San Vicente
Il Monasterio de Santo Tomas
La Chiesa di San Pedro
La porta del Carmen
La torre Guzmàn
Il Palazzo dei Verdugos
Il Palazzo dei Dàvila
Torre dei Guzman |
Dove andare / Cosa fare:
Giungere alle porte della città, in Piazza Santa Teresa,
dove si può notare la Chiesa romanica di San Pedro e la possente Porta
dell’Alcazar, sotto alla quale spicca una grandiosa e candida statua di Santa
Teresa in estasi. Già da qui è possibile notare l’imponenza delle mura che
circondano l’intera città.
Salire sulle mura e percorrere il cammino di ronda che
arriva fino all’altro capo della città in corrispondenza di Porta del Carmen,
godendo così di alcuni punti panoramici indimenticabili.
Percorrere gli stretti e silenziosi vicoli della città
incrociando la piazza del mercato, chiese, palazzi rinascimentali e torri
medievali di grande suggestività.
La Chiesa di san Pedro |
Visitare la Cattedrale. Questa è un raro esempio di
architettura religiosa e militare allo stesso tempo: l’esterno fa pensare a un
palazzo o a una fortezza, ma l’interno è completamente diverso grazie
all’elevazione delle navate gotiche, la raffinatezza di colori della pietra e
le numerose opere d’arte, che la impreziosiscono oltre ogni immaginazione.
Abside della Cattedrale |
Visitare il Convento di Santa Teresa contenente un museo
della santa e numerose reliquie.
Fuori dalle mura
è
anche possibile visitare il Real Monasterio de Santo Tomas e la
sua chiesa romanica.
I "Cuatro Postes" |
Chi avesse particolarmente voglia di camminare può recarsi
al sito dei “Cuatro Postes” (Quattro pilastri) che si trova sulla via per
Salamanca: da qui si gode di un ottimo panorama sulle fortificazioni della
città.
Curiosità:
Le mura furono erette nel tra l’XI e il XII secolo, sono
lunghe oltre 2 km, sormontate da 88 torrette e dotate di 9 porte
Le mura |
Sulle mura e le torrette nidificano in abbondanza le
cicogne.
Gli interni della Cattedrale sono stati creati in uno stile
a metà tra il gotico e il romanico e sono rivestiti da una singolare pietra a
venature bianche e rosse
L’abside della cattedrale fa parte delle mura.
La maggior parte delle chiese e i conventi di Avila sono
dedicati in qualche modo a Santa Teresa.
Interno della Cattedrale |
Santa Teresa di Gesù (1515-82) fu una delle più grandi
mistiche riformatrici della chiesa cattolica.
Il Convento di Santa Teresa |
A soli 7 anni scappò di casa sperando di essere martirizzata
dai Saraceni, ma fu ripresa in tempo dallo zio alla periferia della città.
Diventò suora a 19 anni e viaggiò per la Spagna con il suo discepolo San
Giovanni della Croce. Nel 1562 fondò il suo primo convento e fondò l’ordine
delle Carmelitane.
Durante la sua vita scrisse diversi libri (tra i quali la
sua celebre biografia) e un numero sorprendente di lettere. Le più famose sono
quelle che riguardano la corrispondenza con il fedele discepolo San Giovanni
della Croce.
Santa Teresa raffigurata in una vetrata del convento |
Dopo la morte i resti di Santa Teresa non andarono incontro
a decomposizione, ma subirono un curioso processo di mummificazione spontaneo
(considerato prova inconfutabile della sua santita). La mummia venne
successivamente “fatta a pezzi” e, le reliquie così ottenute, vennero suddivise
in chiese e monasteri sparsi in tutta la
Spagna.
Nel Convento di Santa Teresa è conservato nella formaldeide
un dito della Santa recante un anello.
Pare che il generale Francisco Franco lo avesse conservato
per anni sul suo comodino, insieme a un intero braccio di Santa Teresa e che
attribuisse a queste preziose reliquie il motivo della sua vittoria durante la
Guerra Civile.
Basilica di San Vicente |
Il convento di Santa Teresa fu costruito all’interno del
perimetro della sua casa, ma ella visse per oltre 20 anni nel Monastero de la
Encarnaciòn, situato fuori dalle mura.
La rappresentazione più celebre raffigurante Santa Teresa è
la statua capolavoro di Gian Lorenzo Bernini: “L’estasi di Santa Teresa”,
conservata a Roma nella chiesa di Santa Maria della Vittoria.
Monasterio de Santo Tomas |
Nel Real Monasterio de San Tomas è presente una chiesa
tardo-gotica che conserva i sepolcri del celebre “don Juan”, figlio del “Grande
Inquisitore di Spagna” Tomas de Torquemada. Fu costruito tra il 1482 e
il 1493, in gran parte a spese dei Re Cattolici, con i beni sottratti agli
inquisiti colpevoli di praticare in segreto la religione ebraica
I dolci tipici di Avila si chiamano “yemas de Santa Teresa”
(tuorli di Santa Teresa). Sono composti essenzialmente di tuorli d’uovo ai
quali, in effetti, somigliano molto.
Statua di Santa Teresa |
Ad Avila si possono vedere i cosiddetti “Tunas”, studenti in
costume tradizionale che camminano per la città cantando e suonando la chitarra.
Il primo fine settimana di settembre di ogni anno si tiene ad
Avila un mercato medievale nella zona più antica della città.
Piazza del mercato e Municipio |
Da diversi anni si tiene anche El Mercato De Las Tres
Culturas, dedicato alle tre culture che qui si sono fuse nei secoli: quella
giudaica, quella cristiana e quella araba. Durante la prima settimana di
settembre molti degli abitanti della città si vestono con vestiti d'epoca
e si tengono degli spettacoli in tutta la città vecchia sia durante il giorno
che durante la notte.
Avila viene considerata una delle città più fredde della
Spagna e, per buona parte dell’inverno viene coperta dalla neve. Tuttavia non
c’è di che meravigliarsi, considerando che si trova a oltre 1100 metri di altitudine!
Il centro storico e le mura |
Recensione:
Ad Avila ci sono passato quasi per caso. Il nome mi era noto
già da tempo, in quanto legato alla figura di Santa Teresa, ma, sinceramente
non mi ero mai nemmeno posto il problema di collocarla sulla cartina
geografica… non sapevo nemmeno che fosse un luogo turistico!
Una via del centro |
Eppure è stata una delle “scoperte” più interessanti che ho
fatto in Spagna. Quella interminabile distesa di mura merlate e quel
susseguirsi incessante di torri grigiastre mi hanno impressionato.
Hanno evocato in me immagini di luoghi lontani… la Grande
Muraglia Cinese! Uno di quei luoghi avvolti di mistero che ritengo
irraggiungibili. E invece qualcosa di simile lo abbiamo anche qua in Europa,
solo che sono in pochi a saperlo.
Sapendo che si trattava di una città “d’alta quota” e
temendo il freddo e i temporali improvvisi tipici di quelle regioni ho atteso
una splendida giornata di sole per visitarla.
Yemas di Santa Teresa |
Il risultato è che ho quasi preso un’insolazione quel
giorno: c’erano 37°C all’ombra e il sole picchiava come nel deserto del Sahara.
Durante la lunghissima (e fantastica) passeggiata di ronda sulle mura sono
quasi morto di caldo e disidratazione… ma lo farei! Ci tornerei subito :-)
Tra l’altro non avevo mai visto in vita mia così tante
cicogne.
Dal convento mi aspettavo qualcosa di più, ma sono rimasto
incantato da quella Cattedrale dall’aspetto marziale e bizzarro, costruita a
ridosso delle mura, con il campanile che sembra fungere da torre di guardia
sull’accesso alla città.
Sono perfino tornato a casa con i mitici “Tuorli di Santa
Teresa” nello zaino e non vedevo l’ora di assaggiarli. Ottimi se vi piace il
sapore delle uova, ma un po’ troppo dolci e nauseanti a essere sinceri. Quante
Kcal contengano non lo voglio neppure immaginare.
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