Dove il tempo si è fermato
Introduzione:
Il borgo visto dell'esterno |
Vigoleno è un borgo fortificato, situato nel comune di Vernasca, e rappresenta sicuramente uno dei monumenti storici più importanti dell'intera Provincia di Piacenza sia per l'eccezionale integrità del suo impianto originale, che per la sua austera eleganza.
L'intero borgo, di forma ellissoidale, è racchiuso da imponenti ed integre mura merlate, percorse interamente da un camminamento di ronda dal quale si ha l'opportunità di ammirare un'eccezionale panoramica su tutta la Val Stirone.
Perché andare:
Date le dimensioni veramente molto ridotte del borgo è impensabile recarsi lì apposta per visitarlo, tuttavia è la meta ideale per una sosta pomeridiana per chi si trova di passaggio nella zona del piacentino. Il Castello è poi attrezzato per l’organizzazione delle cerimonie. Per cui, se state cercando un luogo suggestivo e indimenticabile dove organizzare il vostro fastoso matrimonio, vi consiglio di farci un pensierino :-)Il Mastio |
Luoghi e monumenti di interesse:
- Le Mura
- Il Rivellino
- Il Mastio
- La Piazza
- Gli interni del castello
- La pieve di San Giorgio
Dove andare / Cosa fare:
Il Castello |
Fare una passeggiata a partire dall’accesso in
corrispondenza del rivellino fino alla Pieve di San Giorgio all’altro capo
delle mura orientali (attività che richiede un tempo davvero ridotto,
considerate le modeste dimensioni del borgo).
Entare nel castello (aperto tutto l’anno) salire sul Mastio
e percorrere un tratto delle mura, dalle quali si può ammirare uno splendido
panorama.
Volendo, nel castello vengono anche organizzate visite
guidate a prezzi ragionevoli: potrete essere così accompagnati anche nelle
principali sale della rocca e in giro per il borgo fino alla chiesa romanica.
La Piazza vista dal Castello |
Curiosità:
- Vigoleno dal punto di vista architettonico presenta evidenti influenze toscane, forse dovute all'impiego di maestranze provenienti dalla Lunigiana durante la sua costruzione.
- L'unico accesso al borgo, in corrispondenza del mastio, è preceduto da un "rivellino": una fortificazione di forma allungata che serviva a proteggere la porta vera e propria ed a facilitare le sortite.
- Sul lato est della piazza si nota la volta esterna a botte,
in muratura, di un ampio vano sotterraneo: è la cisterna, collegata alle
cantine del castello, utilizzata nei secoli passati per le necessità d'acqua
degli abitanti.
- La Pieve di San Giorgio, la cui fondazione risale al secolo XII, è uno degli esempi di architettura romanica sacra più importanti del piacentino.
- Le origini di Vigoleno affondano nell'epoca romana: il nome deriva infatti dalla forma latina “Vicus Lyaeo”, ovvero “luogo consacrato a Bacco”, il che si riferiva evidentemente alla squisitezza dei vini prodotti in questa regione.
- Il Castello appartenne ai Visconti, agli Anguissola, agli Sforza, ma la sua storia è principalmente legata al casato degli Scotti, che a Vigoleno restarono, tra alterne vicende, fino al XX secolo.
- Nel 1921 il castello venne acquistato dalla principessa Maria Ruspoli, moglie del duca francese di Gramont. Tra le due guerre la principessa visse per lunghi anni a Vigoleno avviandone una mirabile opera di restauro.
- Al castello Maria Ruspoli accolse attori, poeti, scrittori ed il "bel mondo" di quegli anni ruggenti. Fra i personaggi che qui trovarono accoglienza, ricordiamo il pittore e maestro del surrealismo Max Ernst , il genio multiforme Jean Cocteau, la diva del cinema Mary Pikford, la scrittrice Elsa Maxwell, il poeta D'Annunzio e il pianista Arthur Rubinstein.
- Nel 1934 la principessa, in ristrettezze economiche, fu costretta a vendere la rocca e si trasferì a New York impiegandosi in un istituto di bellezza.
- La proprietà passò poi di mano in mano altre quattro volte, fino alla famiglia bresciana che la detiene oggi.
- In una sala del castello è conservata una copia di un celebre quadro di Max Ernst: “La foresta imbalsamata”, che venne qui dipinto nel 1933 durante un soggiorno del pittore.
- Vigoleno è annoverato dalla celebre guida del Touring Club come uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
- Il prodotto tipico del Borgo è il “Vin Santo” di Vigoleno, un particolare vino passito prodotto secondo un’antica tradizione. La sua conservazione in botte deve durare almeno 5 anni e la gradazione non può essere inferiore ai 18 gradi.
La Pieve di San Giorgio |
Il Castello e le mura viste dal mastio |
La Piazza |
Recensione:
A Vigoleno ci sono passato quasi per caso e confesso che,
fino a pochi giorni prima, non avevo mai sentito nominare questo luogo nella
mia vita. Può trattarsi semplicemente di una mia ignoranza, eppure ho come
avuto l’impressione che questo paesino (già di per sé abbastanza complicato da
raggiungere) non venga eccessivamente promosso turisticamente per preservarne
il fascino conferitogli dalla sua “esclusività”.
Il parcheggio appena fuori le mura era invaso di auto
provenienti da tutta Europa (La più brutta era una Mercedes) è naturalmente nel
castello stavano terminando un pranzo nuziale con una classica torta di panna a
12 strati. Diciamo, che malgrado i tempi di crisi gli sposi non saranno certo
stati dei poveretti ;-)
Il Mastio |
Concentrata tutta la confusione nel cortile interno al
castello, però, vi posso assicurare che la piazza era davvero suggestiva! Credo
che chiunque, guardandola, non possa fare a meno di sentirsi, almeno per un
attimo, “al di fuori dal tempo”.
Il panorama dalla cima del Mastio e dalle mura poi,
istigherà anche i meno appassionati a fare decine di foto.
Voto: 8
Tempo di soggiorno
consigliato: 1 pomeriggio
Nessun commento:
Posta un commento