Perchè questo blog?

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Perchè sono anni che viaggio e fotografo tutto ciò che vedo e mi sono appassionato ad entrambe le cose :-)
Ogni volta torno a casa e penso: "Perchè non tenere un diario di tutti i miei viaggi?". Un bel giorno mi sono reso conto di averlo già: in tutte le mie cartelle sul pc, meticolasamente ordinate per data e descrizione. Fotografie, informazioni,curiosità, mappe ecc.
Non restava che condividerle con il mondo!

sabato 19 maggio 2012

Bobbio


La città di San Colombano

Introduzione:

Panorama della città dal Trebbia
Bobbio è un comune italiano di 3.700 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna, ubicato  nella media Val Trebbia la cui storia si identifica con quella dell'Abbazia di San Colombano fondata agli inizi del VII secolo.
Questa divenne nell'Alto Medioevo una delle principali sedi della cultura religiosa in Italia, con una celebre biblioteca lo “scriptorium”. In epoca longobarda i possedimenti dell'Abbazia si estendevano in tutta l'alta Italia. 
È un'ambita meta turistica nota per il suo passato di arte e cultura, nonchè stazione di villeggiatura connessa al turismo balneare del fiume. Funge perfino da stazione sciistica, durante l’inverno, grazie alla vicinanza con il monte Penice.

Perché andare:


La città vista dal Ponte Gobbo
Bobbio è una cittadina che ha molto da offrire a tutti coloro che vogliono trascorrere una giornata di relax un po’ diversa dal solito. Gli appassionati di arte e storia troveranno molto interessante l’Abbazia di San Colombano e il suo museo, mentre il fascino caratteristico del Ponte Gobbo e le varie leggende ad esse legato, susciteranno la curiosità anche da parte dei meno interessati al mondo medievale.
Nelle calde e assolate giornate d’estate poi, la presenza del Trebbia, un torrente pulitissimo e a tratti balneabile, rende la cittadina una meta perfetta per famiglie e giovani che vogliono fare il bagno, ma non hanno tempo e/o voglia di andar fino al mare, né tanto meno in piscina.

L'Abbazia di San Colombano

Luohi e monumenti di interesse:

  • Il Ponte Vecchio o “Gobbo”
  • Il Duomo
  • L’Abbazia di San Colombano
  • Il Museo dell’Abbazia
  • Il Castello Malaspina
  • Le rive del Trebbia

Dove andare / Cosa fare:

  • Passeggiare sul  Ponte Gobbo (o Ponte del Diavolo) dal quale si può vedere il panorama dell’intero centro abitato. Questo ponte in pietra di origine romana, attraversa il fiume Trebbia con 11 arcate irregolari e, ai lati del ponte, è anche possibile scendere lungo le rive del Trebbia.
  • Fare il bagno nel Trebbia in corrispondenza del Ponte Gobbo. In questo punto, infatti, si creano delle cascate naturali, alternate a laghetti tranquilli più o meno profondi che contribuiscono a creare una sorta di “parco acquatico naturale”.
  • Fare un giretto per le caratteristiche vie di Bobbio dove è possibile ammirare il Duomo, diverse chiesette, l’Abbazia di San Colombano e, infine, giungere fino al Castello Malaspina.
  • Visitare l’Abbazia di San Colombano e, per chi fosse particolarmente interessato, l'annesso museo.
  • All’interno dell’Abbazia si può accedere anche alla cripta, contenente la tomba del santo, dove si potranno ammirare gli splendidi sarcofagi e un mosaico medievale.
Il Ponte Gobbo
Il Castello Malaspina

Curiosità:

Effigie di San Colmbano sul Ponte Gobbo
Originariamente la ricchezza del monastero di San Colombano era legato allo sfruttamente delle vicine saline.

Pare che originariamente il monastero di San Colombano si trovasse in un luogo differente, sulle sue rovine, nel 1304, il nuovo signore di Bobbio, Corradino Malaspina costruì il proprio castello.

San Colombano era di origine irlandese e giunse a Bobbio nel 614 dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa al fine di convertire al Cristianesimo i popoli ancora dediti al paganesimo.
Considerata la presenza delle spoglie mortali del santo, la città è spesso meta di alte personalità straniere, tra cui capi di stato irlandesi e membri del corpo diplomatico.
In una delle sue lettere al papa Gregorio Magno San Colombano scrisse: "Siamo membra di uno stesso corpo, sia che siamo Galli, Britanni o Iberi o di qualsiasi altra popolazione". Fu dunque il primo a citare l'Europa (tutus Europae) auspicandone l'unione delle nazioni in un solo popolo cristiano.

San Colombano il 23 novembre 2002 è stato ufficialmente nominato santo patrono dei motociclisti, con una cerimonia al Passo del Penice dove è stata posta una sua statua.

Terribilis est locus iste!
Sopra il portale d'accesso all’Abbazia vi è collocata la scritta, monito dei templari: terribilis est locus iste (questo luogo è terribile). Questa iscrizione compare frequentemente  in molti luoghi in tutta Europa investendoli di una particolare aurea di mistero. Ne fa sicuramente un caposaldo la celebre chiesetta della Maddalena a Rennes-le-Chateau, in Francia, che ha alimentato il mito sfruttato dallo scrittore Dan Brown nel suo celebre romanzo “Il Codice Da Vinci”.

Scendendo verso la Cripta dietro un'inferriata è visibile un pregevole mosaico della prima metà del XII secolo. La composizione è divisa in due parti: la raffigurazione simbolica della lotta tra bene e male e il calendario. Tali mosaici sono orientati verso l’accesso all’Abbazia (cioè al contrario rispetto a come è possibile ammirarli oggi) e assumevano una funzione didattico-ornamentale per i fedeli che potevano ammirare scene bibliche e apprendere la struttura dei mesi dell'anno.

Il Chiostro dell'Abbazia
Il catalogo dello “scriptorium” nel 982, comprendeva oltre 700 codici e, dopo la dispersione in altre biblioteche, conservò 25 dei 150 manoscritti più antichi della letteratura latina esistenti al mondo.
Attualmente la maggior parte di essi sono conservati nella Bibioteca Ambrosiana a Milano, nella Biblioteca Vaticana a Roma e negli Archivi Reali di Torino.

Lo scriptorium dell’Abbazia di San Colombano pare abbia funto da ispirazione per lo scrittore Umberto Eco per la stesura del suo celebre romanzo “Il nome della Rosa”.

Il Trebbia e il Ponte Gobbo
Particolare del sarcofago di San Colombano
Il Ponte Gobbo è nota anche come ''Ponte del Diavolo'' dalla leggenda popolare che ne racconta la creazione. Si dice infatti che San Colombano ansioso di collegare le due sponde del fiume accettò di stipulare un patto con il Diavolo. Quest'ultimo si impegnava a costruire un ponte in una sola notte in cambio dell'anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato.
Il mattino seguente il ponte era terminato ed il monaco Irlandese dovette tener fede alla parola data facendo però transitare per primo un cane. (una tradizione più antica, invece, vede come animale sacrificale un orso che San Colombano aveva addomesticato).
La diversa forma e le irregolarità delle arcate sarebbero per questo dovute alla diversa altezza dei diavoli che durante la notte ne avevano sostenuto la costruzione.

Tomba di San Colombano
Le due maestose torri del Duomo sono originali solo nella loro parte inferiore. Quella di destra fu modificata nel 1532 dal Comune che vi costruì la cella campanaria ed inoltre ottenne dal Vescovo il permesso di collocarvi l'orologio. Quella di sinistra era la vera torre campanaria ed in origine terminava da tre lati con una trifora e una monofora sul lato ovest.

Fino al 1923 Bobbio fu parte della provincia di Pavia, poi passò alla provincia di Piacenza.

Bobbio è annoverato dalla celebre guida del Touring Club come uno dei “Borghi più belli d’Italia”.

Recensione:

Il Trebbia e il Ponte Gobbo
La prima volta che sono stato a Bobbio ero di passaggio. Mi fermai solo per la curiosità di vedere questo “famigerato” ponte Gobbo e visitai l’Abbazia di San Colombano un po’ frettolosamente. Del resto una parte della mia famiglia è originaria di lì, per cui, giunto a una certa età, mi era sembrato giusto dare finalmente forma a dei luoghi dei quali avevo sentito raccontare fin da bambino.
Trovai il paesino in sé un po’ monotono, anche se l’interno dell’Abbazia era parecchio gradevole.
Quello che mi colpì di più era ciò che stava ai piedi del paese, cioè il Trebbia!
Questo torrente crea sul suo percorso dei paesaggi naturali davvero suggestivi e l’antico ponte sgangherato che lo sovrasta, con lo sfondo del paese da un lato, contribuisce a creare una cornice ancora più pittoresca. Quasi quasi viene voglia di credere alla leggenda che lo riguarda :-)
Interno dell'Abbazia
Poi vedere tutta la gente schiamazzante che si tuffava in quelle acque così limpide e movimentate mi aveva suscitato un po’ di invidia.
La seconda volta sono tornato a Bobbio solo per fare il bagno e ne ho anche approfittato per fare le foto al ponte dal di sotto. Chiaramente ne sono rimasto entusiasta e lo consiglio a chiunque.
Volevo portare anche l’attenzione su un altro fatto: camminare sul ponte gobbo non è poi così piacevole… anzi, è una vera tortura. Infatti, oltre a essere in continuo “sali-scendi”, la pavimentazione (fatta di ciotoli irregolari) è completamente disconnessa e fa venire subito male ai piedi! (provare per credere).

Voto: 7,5
Tempo di soggiorno consigliato: 1 giorno

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