La capitale del Romanico
Introduzione:
Panorama della città |
Segovia è una città spagnola di 54000
abitanti, capoluogo della provincia omonima che si trova nella Comunità
Autonoma di Castiglia e León.
Sorge su uno sperone roccioso a 1000 metri di altitudine e
le sue origini sono antichissime.
Abitata già dall'epoca del bronzo la città fortificata di
origine celto-iberica fu conquistata dai Romani nell'80 a.C.,
distrutta e riedificata diventò un importante centro della Spagna romana.
Proprio in quell’epoca venne edificato il suo spettacolare
acquedotto che serviva a collegare la città bassa (commerciale) alla città alta
(storica). Il monumento ha superato 18 secoli di storia giungendo fino a noi intatto.
L'acquedotto romano |
Segovia, fu nel medioevo un importante centro economico e
politico che ebbe un ruolo decisivo nella storia della Castiglia ed ebbe nel XV
secolo la sua età dell’oro. Fu residenza di alcuni celebri reali spagnoli,
quali Alfonso X ed Enrico IV. Qui Isabella di Castiglia, sorellastra del
defunto re Enrico IV e moglie dell’erede di Aragona venne incoronata regina.
Casa in stile "esgrafiados" |
Segovia è famosa per le sue chiese romaniche che, rivestite
di una particolare pietra dorata, costituiscono uno dei tesori artistici della
città.
Il “graffiato” (esgrafiado)
è un altro degli aspetti più caratteristici dell’architettura segoviana.
La tecnica consiste nel grattare uno strato di intonaco, seguendo un disegno
già tracciato, per rendere visibile lo strato sottostante di tonalità distinta.
Veniva utilizzato sui muri degli edifici per creare motivi decorativi di forma
generalmente geometrica, ma a volte anche più complessa.
Il centro storico è caratterizzato da un labirinto di strade
strette che partono dalla vivace Plaza Mayor e serpeggiano tra chiese romaniche
e antiche dimore di nobili e reali
L'agglomerato antico è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985, insieme al suo acquedotto.
Perché andare:
Segovia è una città perfetta per una gita: la magnificenza
dell’acquedotto romano e dell’Alcazar lasceranno a bocca aperta chiunque. I più
appassionati invece verranno colpiti anche dalla sobria eleganza delle chiese
romaniche e dai palazzi rinascimentali.
Porta Sa Andrés |
I cultori del mistero non potranno poi lasciarsi scappare la
visita alla chiesa de la Vera Cruz, piccolo ma affascinante edificio, opera
dei templari, carico di esoterismo.
Alcune passeggiate bucoliche attendono i più romantici ai
piedi dell’Alcazar, lungo la via per il monastero del Parral e il fiume Eresma
La città è facilmente raggiungibile da Madrid con l’auto e
con i pullman in circa 45 minuti di viaggio. Questo rende Segovia la meta
ideale per una gita fuori porta per chi si trovasse in vacanza nella capitale.
Luoghi e monumenti di interesse:
Plaza Medina de Campo |
L’acquedotto romano
La “Casa del los picos”
Plaza Medina del Campo e Plaza San Martin
Plaza Mayor
La Cattedrale
L’Alcazar
Le chiese romaniche: San Miguel, San Andres, San Nicolas,
San Justo e Pastor, San Juan de los Caballeros, San Martin, San Esteban, San
Sebastian, San Millàn…
Il Monasterio de El Parral
La chiesa de la Vera Cruz
Le mura e le porte della città
Chiesa di San Nicolas |
Chiesa di San Juan de los Caballeros |
Chiesa di San Millan |
Dove andare / Cosa fare:
Plaza Mayor |
Passeggiare per Plaza Mayor, dominata dalla maestosa sagoma
della cattedrale e luogo di ritrovo preferito dei segoviani. La piazza è
circondata di portici sotto ai quali si trovano numerosi locali e i tipici ristoranti
e caffè.
La facciata della Cattedrale |
la casa “de los picos”, con la sua originale facciata a
bugne a “punta di diamante”;
la casa del Conde de Alpuente, una casa gotica di gusto
italiano con la facciata decorata da graziosi “esgrafiados”;
Plaza Medina del Campo e Plaza San Martin, collegate da una
scalinata sulle quali troneggia una statua di Juan Bravo e il Torreòn de los
Loyola;
la Chiesa di San Martin, circondata su tre lati da una
galleria-portico finemente scolpita e un campanile in stile mudejar.
L'Alcazar |
La fortezza originale venne edificata nel Duecento, ma subì
numerose modifiche nel corso dei secoli. Nel 1862 venne completamente distrutto
da un incendio e, in seguito, ristrutturato in stile neo-gotico.
Si presenta con un potente mastio quadrato sulla fronte, contornato da
torrette merlate e, sui fianchi con altre torri e torrette cilindriche con le
coperture a cono.
Volendo è possibile visitarlo: all'interno ci sono diverse
raccolte di armi e
altri oggetti di valore.
Dallla sommità si aprono viste panoramiche su tutta Segovia,
sulla Sierra de Guadarrama e la Meseta.
Chiesa di San Esteban |
La Chiesa de la Vera Cruz |
Il Monastero de El Parral |
Dalla pianura in cui sorge la chiesa de la Vera cruz si
gode di una vista spettacolare sull’intero profilo dell’Alcazar, ma, volendo, è
anche possibile fare una passeggiata fino al Monasterio de El Parral e visitare
i suoi bellissimi interni e cortili.
Curiosità:
Chiesa di San Clemente |
Chiesa di San Andrés |
La città possiede la più alta concentrazione di chiese in
stile romanico in Europa
Nella Chiesa di San Miguel nel 1474 fu proclamata regina
Isabella di Castiglia.
Chiesa di San Miguel |
Chiesa dei Santi Justo e Pas |
Le gallerie e i portici delle chiese romaniche fungevano da
punti di ritrovo per riunire le corporazioni della città
Pare che anticamente il palazzo conosciuto come “Casa de los
Picos” (Casa dei becchi) appartenesse a un ricco arabo. Dopo la cacciata degli
Arabi, nel 1492, il palazzo passò nelle mani di un nobile segoviano che non era
per nulla felice del fatto che la sua abitazione venisse ricordata come “La
Casa del Moro”. Fece coprire così la facciata con 365 pietre bugnate (una per
ogni giorno dell’anno) per attirare l’attenzione della gente su qualcosa di più
curioso. Da allora fu chiamata da tutti “Casa de los Picos” e una leggenda narra
che dietro una delle pietre bugnate si celi un tesoro.
L’acquedotto romano rimase in uso fino all’Ottocento.
Al centro dell’acquedotto, in una nicchia, è stata collocata
una statuetta della Madonna, che ha sostituito un’iscrizione in bronzo
originale che ne commemorava la creazione.
L'acquedotto romano |
L’acquedotto nel secolo scorso ha sofferto di un pesante
deterioramento a causa, soprattutto, dello smog cittadino che ha accelerato il
processo di erosione del granito.
Per garantire la sua sopravvivenza è stato effettuato un
minuzioso processo di restauro, durato quasi 8 anni. Il traffico è stato
inoltre deviato, trasformando la sottostante Plaza del Azoguejo in una zona
pedonale.
La Cattedrale |
L’Alcazar fu testimone di avvenimenti di grande importanza:
nel 1366 il figlio di Enrico II, nonché erede al trono, qui
subì una mortale caduta e una croce commemora ancora oggi il luogo
dell’incidente.
Al suo interno nel 1570 si sposò Filippo II con Anna
d’Austria;
Nel 1808 subì l’assedio delle truppe di Napoleone
Il profilo dell'Alcazar |
Nel 1862 l’Alcazar venne devastato quasi completamente da un
incendio
Walt Disney si è ispirato alle sue forme per disegnare
alcuni castelli delle fabie: si noti la somiglianza con il castello di
Cenerentola, riprodotto anche a Disney World.
Chiesa de la Vera Cruz e Alcazar |
All’interno del tempietto ci sono delle sale dove si suppone
che i templari effettuassero i loro riti segreti.
A causa di alcuni tentativi di furto, la reliquia della
Santa Croce è stata trasferita dalla Cappella alla chiesa parrocchiale di
Zamarramala in un quartiere vicino di Segovia.
Una leggenda dice che terminata la costruzione della
cappella un cavaliere morì e, a causa di un malinteso, i suo compagni
lasciarono il suo corpo all’aperto. Il cadavere fu attaccato dai corvi e il
giorno dopo il priore maledì questi uccelli. Si narra che da allora nessun
corvo si sia mai più posato in quel luogo.
Calle Marques del arco |
La maggior parte dello sviluppo urbano moderno di Segovia si
è verificato dopo la guerra civile spagnola, e la città medievale è cresciuta fuori
dalle mura verso est.
La posizione nelle rotte della transumanza resero Segovia un
importante centro di commercio per la lana e in generale dei manufatti tessili
Casa e torre medievale |
Recensione:
Segovia è una di quelle città che non lascia indifferenti e il
merito principale è da attribuirsi al suo acquedotto: impossibile vederselo
comparire davanti senza restarne meravigliati.
Dove inizia l'acquedotto |
All’improvviso poi il muro e le arcate si innalzano
vertiginosamente per colmare il dislivello di una conca naturale di 28 metri
che divide la sorgente d’acqua dalla città. Difficile credere che qualcosa di
così grandioso e perfetto sia stato costruito 1800 anni fa, considerato che
esistono ponti molto più moderni che sono già pericolanti.
Un altro discorso poi va fatto per l’Alcazar. La critica
maggiore che si può fare a un simile monumento è: “sembra finto!”. In effetti
lo è… dato che è stato ricostruito alla fine dell’Ottocento rispettando i
canoni del dubbio gusto “neo-gotico” dell’epoca.
L'alcazar |
Tra l’acquedotto e l’Alcazar non dimentichiamoci però che
c’è anche un’intera città in mezzo!
Un centro storico fatto di pietra grigia e arenaria bionda
che, di per sé, è già fiabesco a sufficienza.
La Cattedrale di Segovia è una delle più belle che abbia mai
visto e, anche se non amo particolarmente l’architettura romanica, le sue
chiesette sono molto graziose (un po’ tutte troppo simili però!).
Se dovessi trovare il vero difetto di questa città citerei
le condizioni metereologiche.
Data l’altitudine a cui sorge Segovia (oltre 1000 metri
s.l.m.) il suo clima è pessimo: con inverni lunghi, gelidi e frequenti nevicate.
Le estati d’altra parte sono brevi e particolarmente piovose.
Insomma… scegliete bene che giorno andarci!
Voto: 9
Tempo di soggiorno consigliato: 1 giorno
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