Perchè questo blog?

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Perchè sono anni che viaggio e fotografo tutto ciò che vedo e mi sono appassionato ad entrambe le cose :-)
Ogni volta torno a casa e penso: "Perchè non tenere un diario di tutti i miei viaggi?". Un bel giorno mi sono reso conto di averlo già: in tutte le mie cartelle sul pc, meticolasamente ordinate per data e descrizione. Fotografie, informazioni,curiosità, mappe ecc.
Non restava che condividerle con il mondo!

mercoledì 23 maggio 2012

Verona

La "Urbs marmorea"

 

Introduzione:


Panorama della città
Verona è una città italiana di  264.000 abitanti, situata in Veneto e  capoluogo dell'omonima provincia. La città sorge lungo le rive del fiume Adige, nel punto in cui questo entra nella pianura Padana e forma un caratteristico doppio meandro, a una trentina di chilometri a est del lago di Garda.
Il suo interesse storico, artistico e culturale è elevatissimo, trattandosi di una città che si è sviluppata progressivamente durante duemila anni di storia, integrando armonicamente gli stili artistici e architettonici dei diversi periodi che si sono succeduti nel suo tessuto urbano.
Per questo motivo Verona è stata dichiarata nel 2000 Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
In epoca romana Verona era il luogo di incontro delle più importanti strade consolari, il che la rendeva un punto nodale di tutti i sistemi di trasporto terrestre e acquatico dell'Italia nord-orientale.
Particolare di Piazze Erbe
Testimone della sua importanza fu la costruzione, nel I secolo, ai tempi dell’imperatore Vespasiano, della famosa Arena.
Nel XIV secolo la città veneta passò in forma non traumatica da Comune a Signoria e fu in particolare con Cangrande I della Scala, signore illuminato e rispettato, che la città riscoprì un nuovo periodo di splendore e importanza.
Nella Verona antica è sensibile l'opera restauratrice avviata dalla dominazione della signoria scaligera: il forte impatto visivo dato dal colore rosso dei mattoni degli splendidi palazzi gotici è temperato dal sapiente utilizzo dell'antico marmo bianco romano. L’intento principale di queste opere di restauro della città era dettato da una politica di un apparente ritorno ai fasti imperiali.
La città è facilmente raggiungibile da tutta Italia mediante il treno o l’autostrada, ma dispone anche di un aeroporto internazionale di notevole importanza.

Particolare di Piazza Bra'

Perché andare:


La città scaligera è un'importante meta turistica, visitata ogni anno da più di tre milioni di persone in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica, e per le numerose manifestazioni internazionali che vi si tengono. La sua fama di città “bella e romantica” derivata dalle opere di Shakespeare attirano qui curiosi e coppie di innamorati da tutto il mondo.
Gli appassionati dell’opera lirica e dei concerti, invece, la conosceranno sicuramente per gli spettacoli che in essa si tengono regolarmente e che sono, spesso, il motivo principale che conduce i turisti a visitare la città.

Luoghi e monumenti di interesse:


L'Arena
Porta Nuova
Porta San Zeno
Piazza Bra’ e i suoi palazzi
L’Arena romana
Porta Borsari
La Casa di Giulietta
Piazza Erbe, con Palazzo Maffei, Palazzo della Ragione, la Casa dei Mercanti
Piazza dei Signori e il Palazzo del Podestà
Le Arche scaligere
Porta dei leoni
Il Duomo
Castelvecchio e il Ponte scaligero
Ponte Pietra
Il Teatro Romano
L’arco dei Gavi
La Chiesa di San Zeno

Porta Nuova

Dove andare / Cosa fare:


Il percorso turistico della città inizia generalmente da Porta Nuova (il monumento più vicino alla Stazione) realizzata nella prima metà del Cinquecento e per vari secoli il principale accesso alla città. E’ costituita di pietra bianca all’esterno e tufo all’interno e integra perfettamente le esigenze militari con un indubbio valore artistico.

Porta Bra'
Vi è poi Porta San Zeno, conclusa nel 1542, simile a un arco di trionfo, con colonne di ordine ionico, e molte decorazioni (come medaglie, stemmi e fregi). In questo caso come materiale sono stati utilizzati, oltre a pietra bianca, anche mattoni rossi, tipici degli edifici scaligeri.
Palazzo della Gran Guadia

La vera visita di Verona comincia però dalla centralissima Piazza Bra’, con i suoi celebri e monumentali Palazzi:
  • Palazzo Barbieri, sede dell’amministrazione comunale, in stile neoclassico;
  • Palazzo della Gran Guardia, iniziato nel 1610 come edificio d’armi e terminato solo nel 1853. Al pian terreno le 13 arcate richiamano l’Arena, i due lati si saldano alle mura medievali. Oggi è adibito a centro congressi.
Palazzo barberini

Da Piazza Bra’ si ha una favolosa veduta d’insieme della celeberrima arena di Verona che, acquistando il biglietto di ingresso, è anche possibile visitare.

L’Arena fu eretta ne I secolo d.C. e si tratta di un grandioso anfiteatro romano, il terzo per grandezza tra quelli ancora esistenti.
Nel 1183 un forte terremoto ha distrutto il triplice ordine di arcate che la circondavano interamente, del quale ne rimane solo una piccola parte. L’ordine interno invece è integro e forma un ellisse di 72 doppie arcate in pietra lunga 140 metri e larga 110.
Originariamente venne costruita per i combattimenti dei gladiatori e poi nei secoli utilizzata per ogni genere di spettacoli: tornei, giostre, duelli, balletti, circhi, spettacoli teatrali e concerti. Dal 1913 ospita una grandiosa stagione lirica, ma è anche sede di concerti da parte di artisti famosi italiani e internazionali.

Il "Listòn"
A nord ovest della piazza si trova il cosddetto “liston” un ampio marciapiede lastricato in pietra rosa che segue l’andamento curvilineo della piazza sul quale si affacciano, bar, pizzerie, ristoranti, negozi ecc.

Con un breve cammino si giunge a Porta Borsari (risalente al I secolo d.C) che costituiva durante l’epoca imperiale l’accesso principale alla città e la cui facciata esterna è costituita do pregevole calcare bianco.

Palazzo Maffei
Si giunge così in Piazza erbe: una delle piazze più belle d’Italia, con palazzi, torri, statue ed elementi architettoniche di varie epoche ma che formano accostamenti armoniosi e unici
Questa piazza è resa vivace dalle molteplici bancarelle del mercato, che vendono frutta verdura, prodotti regionali tipici e souvenirs per i turisti che la affollano.
Al centro della Piazza si trova la Fontana di Madonna Verona eretta nel 1388 e una marmorea colonna di San Marco con un leone, simbolo del dominio veneziano della città.

Sulla piazza spiccano tre edifici meravigliosi:

  • Palazzo Maffei di stile barocco che colpisce per la sua complessità e le eleganti balconate e su cui spiccano 6 statue in marmo delle principali divinità romane. Il Palazzo reca al suo fianco la Torre del Gardello.
Palazzo della Ragione e torre dei Lamberti

Piazza dei Signori

Scala della Ragione

  • Palazzo della ragione o Palazzo del Comune, per secoli fulcro del potere cittadino, che presenta lo stile tipico del romanico veronese con l’alternarsi di pietra e mattoni. Al suo interno c’è il cortile del mercato vecchio (che nel Quattrocento era sede del mercato dei grani) e la cosiddetta “Scala della ragione” in stile tardogotico, fatta di marmo rosso veronese. Dal cortile si può accedere alla Torre dei Lamberti (1172) la più alta della città e accessibile al pubblico. Dalla sua cima si gode di un panorama spettacolare su Verona.
    La Domus mercatorum
  • La Domus Mercatorum (Casa dei mercanti) edificio voluto dalla dinastia degli scaligeri come luogo in cui le corporazioni delle arti e dei mestieri potessero incontrarsi per commerciare e discutere degli aspetti economici della città.

Dietro a Piazza delle Erbe si Trova Piazza dei Signori con al centro una statua di marmo raffigurante Dante e il palazzo del Podestà, che fu probabilmente adibito a dimora dei signori della città.
Arche Scaligere

 Non molto distante da Piazza Erbe sorgono le arche scaligere, un complesso funerario indicato come uno dei più significativi monumenti dell’arte gotica italiana che contiene su diversi piani rialzati le arche (ovvero le tombe) dei più illustri rappresentanti della casata degli Scaligeri. I sarcofagi sono visibili attraverso un bellissimo recinto in ferro battuto in cui ricorre il motivo della scala, simbolo della casata.

La Casa di Giulietta
La visita prosegue poi per Via Cappello dove è possibile notare l’antica Porta dei Leoni (di cui resta solo un frammento murato in una casa del Duecento) per giungere alla casa di Giulietta.
Questo è un edificio medievale duecentesco con la facciata a mattoni a vista sul quale sporge il balcone dal quel (secondo la tradizione) Giulietta Capuleti si affacciava per salutare l’amato Romeo Montecchi. La casa è una verosimile rappresentazione delle dimore nobili del XIV secolo ed è visitabile acquistando il biglietto.
Nel cortile c’è una statua di bronzo raffigurante la giovane fanciulla e una lapide su cui sono riportati i versi di Shakespeare.
Il Teatro romano

Altro famoso monumento è il teatro romano a cui si accede superando l’Adige attraverso Ponte Pietra.
Il teatro risale al I secolo a.C., ma è tornato alla luce solo nel 1830, quando gli edifici che letteralmente lo ricoprivano vennero abbattuti. Oggi è sede di un museo archeologico e può essere visitato. Dalla sua cima si gode di un bellissimo panorama sulla città e sul fiume Adige. D'estate si tengono nel teatro una serie di spettacoli che prendono il nome di estate teatrale veronese.

Castelvecchio
Non è poi possibile visitare a Verona senza recarsi a Castelvecchio che, dopo l’arena, è il più imponente monumento della città. Costruito nel XV secolo a scopo residenziale, il complesso è diviso in due parti, divise dalle imponenti mura Duecentesche.
Sulla reggia scaligera di eleva la Torre del Mastio da cui si slancia sul fiume il ponte scaligero fortificato e merlato. Castelvecchio oggi ospita il Museo Civico con una delle più importanti raccolte italiane di opere d’arte: pinacoteca, biblioteca, galleria di sculture, oggetti paleocristiani, oreficeria longobarda, dipinti dal Trecento al Settecento, armi e armature

Altri monumenti importanti della città sono:
Il Duomo
Chiesa di San Zeno
L'arco dei Gavi
  • il Duomo, il cui nome sarebbe più propriamente cattedrale di Santa Maria Matricolare, nato dalle ceneri di due chiese paleocristiane crollate per colpa di un terremoto;
  • l’Arco dei Gavi ( I secolo d.C.) un arco quadrifronte di pietra bianca dedicato alla famiglia Gavia che, per particolari meriti, ebbe il permesso di erigerlo a proprie spese sul suolo pubblico.

 

Curiosità:


Particolare dell'Arena
L’Arena romana venne costruita durante il periodo di massimo splendore della città poiché essa aveva ormai superato i 25.000 abitanti e necessitava di un grande edificio che permettesse a tutti gli abitanti di assistere agli spettacoli. Tuttavia l’Arena originariamente era collocata al di fuori del perimetro delle mura.

Nel III secolo d.C. Verona venne investita dalle invasioni barbariche, essendo il primo baluardo dell'Italia alle discese dal nord Europa. Per questo l'imperatore Gallieno, fece allargare le mura della città fino a includervi l'Arena, fortificandola in soli sette mesi.

Lo stemma scaligero
Nell’Ottocento all’epoca di Napoleone l’Arena fu anche utilizzata per le corride e come base per l’ascensione di mongolfiere.

La prima opera lirica rappresentata nell’Arena fu L’Aida di Giuseppe Verdi, la quale riscosse un successo sorprendente in tutta Europa.

Durante il periodo longobardo Verona fu capitale d'Italia  sino al 571, quando la sede della corte longobarda fu spostata a Pavia.

Una via del centro
Durante il medioevo, nell’epoca comunale delle lotte tra Papato e Impero la città era prevalentemente di fazione ghibellina (sostenitori dell’imperatore).

Tra i maggiori esponenti dei ghibellini vi era la famiglia dei Montecchi, resi famosi dal dramma Romeo e Giulietta di Shakespeare.

Probabilmente per scrivere questo dramma il poeta inglese si ispirò a una leggenda molto più antica. I due amanti nel racconto originale abitavano a Siena e non a Verona.

Verona deve il maggior contributo della propria fama internazionale a William Shakespeare, che qui ambientò la sua celebre opera “Romeo e Giulietta”, ma anche I due gentiluomini di Verona.

La statua di Giulietta
L’ammirazione mondiale suscitata verso la città ha contribuito alla fondazione di molte altre “Verone” in tutto il mondo: a oggi se ne contano ben 27!

Sebbene la storia di Romeo e Giulietta sia solo una leggenda, nel XV secolo la "Casa di Giulietta" venne riconosciuta in un edificio del centro a causa dello stemma del Cappello (simbolo della famiglia Capuleti) esposto sulla facciata.

L'aspetto attuale della casa e dell'edificio attiguo è stato modellato fra il 1937-1940 (sotto la direzione di Antonio Avena) tramite una serie di fantasiosi restauri voluti per ricreare l'antica scenografia medioevale, su ispirazione di film americano del 1936, a sua volta ispiratosi al famoso dipinto ottocentesco di Hayez.

Casa di Giulietta
Anche il balcone (prima c'era la ringhiera di una casa popolare) è risultato dall'assemblaggio di resti marmorei del XIV secolo, che, ancora nel 1920, giacevano al Museo di Castel Vecchio come pietre da re-impiegare, secondo la moda architettonica del tempo.

Le mura del cortile della Casa di Giulietta sono ricoperte dalle scritte degli innamorati di tutto il mondo, che qui, per decenni hanno voluto lasciare le proprie firme e dediche.

Si dice che toccare il seno alla statua di Giulietta, posta fuori dall’omonima casa, porti fortuna.

Casa di romeo
Non tutti lo sanno, ma, non lontano dalle Arche Scaligere, esiste anche la cosiddetta “Casa di Romeo”, probabilmente appartenuta a una famiglia di nome Montecchi, ma che non è visitabile dai turisti in quanto si tratta di un’abitazione privata.

La Fontana delle Alpi in Piazza Bra’ dal 1975 ricorda il gemellaggio di Verona e Monaco di Baviera. I veronesi la chiamano “struca limoni” per la sua forma che ricorda una spremiagrumi.

Castelvecchio originariamente  si chiamava Castello di San Martino in Aquaro, ma venne ribattezzato dopo la costruzione del più recente Castello visconteo di San Pietro.
Piazza Erbe

In epoca romana Piazza Erbe ospitava il Foro di cui ne ricalca l’originale lunghezza.
Su di esso sorgeva il Campidoglio, alcuni Templi e le Terme.

Il primo grande Signore di Verona fu Cangrande I della Scala, tanto famoso e rispettato che Dante dedicò a lui l'intera cantica del Paradiso nella Divina Commedia.
Statua di Dante in Piazza dei Signori
Cangrande però morì nel 1329 a soli 38 anni, secondo la tradizione a causa di una congestione presa bevendo da una fonte fredda.

Nel palazzo del Podestà trovarono ospitalità molti uomini illustri, tra cui spiccano personalità di primo piano come Dante e Giotto, che durante il suo soggiorno eseguì alcuni ritratti di Cangrande I, che però sono andati perduti.
 
Particolare Palazzo Maffei
La peste del 1630 portata in Italia dai soldati tedeschi, fu un vero flagello per la città: alla fine del contagio si contarono oltre 33000 morti, ben più della metà della popolazione.

Palazzo Maffei ospita un lussuoso ristorante nei cui sotterranei è possibile visitare i resti di un tempio romano di epoca repubblicana
La statua romana di Ercole sulla sua facciata è originale e proviene da un tempio romano andato perduto
Nel XVII secolo Palazzo Maffei ospitava anche un giardino pensile, divenuto famoso in tutta Europa, ma che venne poi rimosso in quanto danneggiava l’edificio
La fontana di Madonna Verona e la torre del Gardello

La Statua della Fontana di Madonna Verona è un’antica statua romana presente in questa piazza già dal I secolo d.C. Su di essa è riportata la scritta “marmorei Verona

La Torre del Gardello, accanto a Palazzo maffei, venne restaurata nel 1370 per collocarvi l’orologio a campana più antico della città, poi nel 1421 fu anche aggiunto il quadrante esterno in modo che fosse visibile da tutti senza bisogno di ascoltare i rintocchi. Nel 1661 l’orologio si guastò irreparabilmente.

Il Ponte scaligero originariamente era accessibile solo dal Castello, ma dal 1870 fu messo a disposizione del transito pedonale.
Venne fatto saltare in aria dai tedeschi in fuga nel 1945, ma fu ricostruito fedelmente recuperando dal fiume le pietre e i mattoni originali

L’Arco dei Gavi originariamente si trovava di fronte alla torre dell’orologio di Castelvecchio, ma nel 1805 fu smontato dalle truppe napoleoniche che temevano potesse ostacolare il transito dei carri militari. I veronesi lo custodirono fino al 1932 e infine lo rimontarono nella posizione attuale

Porta Borsari si chiama così perché nel medioevo, in questo punto, i funzionari doganali riscuotevano i dazi vescovili, ma in epoca romana si chiamava Porta Iovia.

Porta del Leoni
Ponte scaligero
Porta Borsari
Porta Leoni si chiama così perché sotto di essa fino al XV secolo vi era un sarcofago romano raffigurante due leoni sdraiati accanto. Questi leoni oggi sono stati inseriti nel monumento a Umberto I situato a un centinaio di metri di distanza.

Da uno dei due archi che collegano palazzo della Ragione alla Domus Nova pende una grande costola che la tradizione popolare vorrebbe far credere essere del diavolo, ma, in realtà, si tratta di una costola di balena.

L'Adige su Ponte Pietra
La chiesa di San Zeno è dedicata all’ottavo vescovo della città, di origine africana a cui si attribuiscono numerosi miracoli e la conversione delle popolazioni venete al Cristianesimo.

Nel 1882 una terribile piena dell'Adige invase la città distruggendo centinaia di case, due ponti e causando diverse vittime e costrinse a modificare profondamente l'assetto dei corsi d'acqua cittadini.
Oggi l’Adige scorre a Verona all'interno di possenti muraglioni, costruiti per proteggere gli edifici da altre piene. Questo ha determinato anche la fine delle attività economiche della città legate al fiume: cantieri navali, lavorazione del marmo e del legname, mulini galleggianti, idrovore, depositi merci, piccole industrie e attività artigianali.

Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale fu una delle città italiane più colpite dai bombardamenti alleati e fu terribilmente danneggiata, ma sapientemente ricostruita.

 Recensione:


Casa di Giulietta
Non so se Verona ai tempi di Shakespeare fosse così bella come la descrivevano i suoi contemporanei, ma di sicuro lo è adesso. Mi ha colpito molto la cura che la città serba verso i suoi monumenti e il modo in cui essi siano valorizzati.
L’Arena, seppur parzialmente distrutta, ha una forma che si addice molto al suo ruolo, in quanto ricorda un palcoscenico naturale e sarei molto curioso di assistere a un’opera lirica al suo interno.
Mi sembra incredibile che così tanti turisti affollino Via Cappello solo per poter osservare la mitica “Casa di Giulietta” che, in realtà, è di per sé una vera delusione. Eppure ho trovato molto romantico l’ingresso del cortile “vandalizzato” da migliaia e migliaia di scritte multicolori, cuoricini e poesie d’amore.
Però guai scriverne ancora! Quelle che ci sono bastano… tanto che sono state appositamente piazzate guardie e cartelli per scoraggiare i neo-innamorati ad aggiungere la propria firma alle altre.
Panorama dalla Torre dei lamberti
Piazza Erbe e il Palazzo della Ragione, invece, lasciano semplicemente incantati e sono ben lieto di avere “scalato” Torre Galimberti per contemplare il panorama veronese dall’alto.
Panorama di Castelvecchio e il ponte
Passeggiare lungo l’impetuoso Adige poi è davvero un piacere ed è bello attraversarlo da un ponte all’altro, visitando il teatro e Castelvecchio, per poi ritornare verso il centro storico.
Insomma Verona è una città adatta a tutti, per una gita in famiglia, con amici o, meglio ancora, “in dolce compagnia”.

Voto: 8,5

Tempo di soggiorno consigliato: 1 o 2 giorni

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